In questa sezione trovate i contributi che Istituzioni, pubbliche e private, hanno offerto nel definire la disciplina degli Enti senza scopo di lucro.
31-12-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
Il documento presenta alcuni emendamenti al Codice del Terzo settore. In sintesi, il testo propone che gli enti sportivi dilettantistici possano mantenere il regime fiscale della Legge 398/91 anche iscrivendosi al registro unico del Terzo settore. Tale “concessione” permette ai sopra menzionati enti di effettuare una scelta “libera” di iscrizione al registro. Contestualmente, talune modifiche emendative aspirano a meglio coordinare tra loro le norme in materia di obblighi contabili e rendicontativi della sezione civilistica con quanto richiesto ai fini tributari, così da richiedere agli enti un minor sforzo amministrativo, mantenendo tuttavia invariati la trasparenza e gli obblighi in essere. Sempre in ambito di amministrazione e controllo, sono state riviste alcune disposizioni inerenti l’attività di controllo nonché il coordinamento tra attività di vigilanza svolta dall’organo di controllo e controllo di natura contabile svolto dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Ancora, ai fini di un maggior allineamento con i principi ispiratori della riforma, è apparso ragionevole disporre la non imponibilità, in capo agli ETS non commerciali, dei proventi derivanti dalla raccolta fondi, laddove questi siano integralmente destinati allo svolgimento, con modalità non commerciali, delle attività di interesse generale.
In ultimo, sono state inserite, alla luce di talune criticità registrate nella fase attuale, alcuni emendamenti orientati a “traghettare” gli enti del Terzo settore nella gestione del periodo transitorio.
28-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
Il CONI Sardegna ha presentato, nel corso del
convegno organizzato il 15 e 17 febbraio 2017 con la Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate Sardegna, alcune interessanti slide
28-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
L'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Sardegna,
ha illustrato nel corso del convegno organizzato il 15 ed il 17
febbraio 2017 con il CONI Sardegna, la disciplina fiscale delle
associazioni sportive dilettantistiche.
28-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
La Direzione Regionale della Sardegna ha presentato, nel corso del convegno organizzato il 15 e 17 febbraio 2017 con il CONI Sardegna, alcune interessanti slide
21-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
La presente nota ha come obiettivo quello di supportare gli enti associativi nella compilazione del questionario Istat alla luce delle informazioni fornite dall’Istituto di statistica e delle risposte ai quesiti posti all’Istituto dal Forum Nazionale per il Terzo Settore con riferimento al censimento del 2012, in parte coincidente con la versione attuale. SCARICA PDF
15-01-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
di Luca Scarpa.
Come è noto, l’istituto della trasformazione ha subito radicali e incisive variazioni nel passaggio fra la disciplina del codice civile del 1942 e quella ridisegnata dal decreto legislativo 17 gennaio 2003, n.6.
Quella di maggior rilievo è la previsione , degli articoli 2500-septies e 2500- octies, mirata a legittimare le trasformazioni c.d. “eterogenee”.
Del tutto particolare è però il caso di trasformazione da Associazione Sportiva Dilettantistica in Società di Capitali a causa della normativa specifica che regola la materia. Il presente documento affronta il tema e cerca di risolverlo.
SCARICA PDF29-12-2016
CONSULTA LIBERAMENTE
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili presenta alcuni emendamenti alla proposta di Legge recante “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva” (A.C. n. 1680)
06-12-2016
CONSULTA LIBERAMENTE
La Commissione ha effettuato una indagine sullo «stato di salute» dello sport in Italia, al fine di sostenere il ruolo e la funzione dello sport e dell’attività fisica e motoria all’interno della nostra società. Alla luce degli approfondimenti svolti emerge un quadro complessivo abbastanza positivo, all’interno del quale, tuttavia, si avverte l’esigenza di compiere alcune distinzioni e segnalare l’opportunità di alcuni interventi normativi, anche nell’ottica di dare al sistema quella «spinta» che la nostra società dovrebbe imprimere in ragione del ruolo sociale e inclusivo (in primis per giovani, anziani, disabili, immigrati) e dei benefici psico-fisici dello sport. Anzitutto, occorre rimarcare come la disciplina legislativa del settore, anche in ragione della risoluzione adottata nella 69ª Assemblea generale delle Nazioni Unite in cui si ribadisce il carattere di indipendenza e autonomia dello sport, necessiti di un’opera di revisione, al fine di adeguare la normativa al mutato contesto sportivo, economico e sociale. Dal punto di vista dell’ordinamento statale, sarebbe quindi opportuno redigere un testo unico in materia di sport, in modo da semplificare e razionalizzare un quadro giuridico che appare, oltreche ́piuttosto «datato» per numerosi aspetti, anche frammentato e stratificato.
Si è́ ritenuto utile, poi, fornire alcuni suggerimenti che potrebbero coadiuvare lo sviluppo di un settore per il quale si tende a ragionare ancora troppo per «compartimenti stagni». Questo significa che bisogna ancora compiere alcuni passi rilevanti: integrare le norme di settore inserendole in un contesto di più ampie vedute, promuovere maggiori interazioni tra il mondo del lavoro e l’istruzione, prevedere soluzioni specifiche per alcune questioni insolute (ad esempio, la mancanza di una disciplina per lo sport dilettantistico o i problemi connessi alla gestione dell’impiantistica sportiva). Serve, quindi, promuovere l’adozione di politiche sportive «di più ampio respiro» e compiere maggiori investimenti nel settore, temi che l’eventuale assegnazione dei Giochi olimpici in Italia avrebbe facilitato, per interventi «di sistema» volti ad attivare quelle sinergie indispensabili senza cui non si potrà esprimere pienamente quel potenziale, ancora in parte inespresso, connesso alla rilevanza del settore in un Paese nel quale circa la metà della popolazione, più 30 milioni di persone, pratica, anche saltuariamente, un’attività sportiva.
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01-12-2016
CONSULTA LIBERAMENTE
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha colto assai favorevolmente il completamento del progetto di predisposizione della legge delega sulla riforma del terzo settore.
Il presente documento contiene le osservazioni che il CNDCEC ha predisposto in funzione degli emanandi decreti attuativi della riforma.
30-11-2016
CONSULTA LIBERAMENTE
L'Istituto Italiano Donazione svolge periodicamente un'indagine dedicata agli indici di efficienza economica dei propri associati. Questa ricerca mostra come i soci dell'Istituto dedichino alla propria missione ben l'80% circa delle proprie risorse ed, in media, spendano solo 20 centesimi per raccogliere un euro. Non va però dimenticato che vi sono importati differenze tra singole realtà e che quindi non è corretto avere come unico benchmark di valutazione la sola percentuale di investimento nella mission. Dall'indagine emerge chiaramente che le raccolte fondi più efficienti risultano essere quelle realizzate da organizzazioni con maggiore esperienza temporale in questa direzione e che possono permettersi un investimento per potenziarne ed innovarne le modalità. La raccolta fondi è un'attività di relazione da curare ogni giorno, anche alla luce del fatto che i privati si confermano essere la fonte di finanziamento principale”.
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