Come l'impianto sportivo è diventato un asset economico e sociale per tutta la comunità.

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Presentazione della tesi di laurea in diritto sportivo: “L'impatto del D.lgs. 38/2021 sulla costruzione e gestione degli impianti sportivi in Italia” di Alberto Pini.


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Volontari: come si gestisce il relativo registro nelle sedi operative

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Il Ministero del lavoro, con la nota n. 809 del 20/01/2025, ha offerto chiarimenti rispetto alla gestione del registro volontari nel caso in cui un ente del terzo settore (ETS) operi in più sedi.   


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Sport: diamo i numeri

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Il report di Sport e salute e Ics analizza i dati presenti nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) per realizzare una ricerca sulla dimensione economica del fenomeno, con un approfondimento sugli investimenti in impianti sportivi, sulle caratteristiche strutturali delle organizzazioni sportive e della relativa forza lavoro.


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Nuove assunzioni e maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione

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L’Agenzia delle entrate ha fornito, con la Circolare n. 1 del 20/01/2025, alcuni chiarimenti sulla disposizione diretta a favorire l’incremento occupazionale  

 

 


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Autoliquidazione INAIL: le scadenze di febbraio

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Nel mese di febbraio è necessario non dimenticare la liquidazione INAIL e la trasmissione dei dati retributivi


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La disciplina dei premi sportivi in vigore dal primo gennaio 2025.

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Dal primo gennaio i premi sportivi sono soggetti sempre e comunque a ritenuta fiscale


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L'impatto del D.lgs. 38/2021 sulla costruzione e gestione degli impianti sportivi in Italia.

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Tesi di laurea in diritto sportivo: “L'impatto del D.lgs. 38/2021 sulla costruzione e gestione degli impianti sportivi in Italia.”. L’elaborato si propone il fine di trattare, con un certo senso critico, tutte le innovazioni introdotte dalla Riforma. L’impianto sportivo è posto, ovviamente, al centro del villaggio. Essendo impossibile limitarsi alla trattazione del mero impianto sportivo, all’interno dello scritto sono molteplici i temi toccati. Procedimenti amministrativi, forme di gestione, finanziamento delle proposte progettuali. L’obiettivo è dare una panoramica generale del tema, cercando di suscitare, nel lettore, più domande che risposte per una critica che sia sempre costruttiva e mai distruttiva.

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Rapporto sport 2024

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PIL DELLO SPORT 1,1 La dimensione economica dello sport 1.2 La dimensione occupazionale dello sport 1.3 Il contributo delle branche di attività economica al valore aggiunto dello sport 1.4 La componente delle attività sportive del settore privato DOMANDA E OFFERTA DI SPORT 2.1 Pratica sportiva, stili di vita attivi e sedentarietà 2.2 Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche: l'anagrafe dello sport italiano 2.3 Il Censimento nazionale degli impianti sportivi: uno strumento di pianificazione INVESTIMENTI E IMPATTO SOCIALE 3.1 Decisi segnali di ripresa degli investimenti infrastrutture sportive 3.2 Fattori critici per l'attuazione degli investimenti: un focus sui grandi impianti 3.3 La geografia degli investimenti: i divari territoriali si ampliano 3.5 La transizione verde del parco impianto sportivo 3.6 La dimensione di impatto sociale delle infrastrutture sportive 3.7 Fondo 80 milioni: per la promozione dell'attività sportiva di base APPENDICE METODOLOGICA BIBLIOGRAFIA

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GLI ENTI FILANTROPICI DEL TERZO SETTORE: NATURA GIURIDICA, FATTISPECIE E DISCIPLINA

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Gli enti filantropici costituiscono una particolare tipologia di enti del terzo settore. Più precisamente, “ente filantropico” è una qualifica particolare del terzo settore che gli enti in possesso dei necessari requisiti possono ottenere iscrivendosi nell’apposita sezione del RUNTS. Essendo necessariamente personificati, gli enti filantropici sono gli unici enti del terzo settore che possono iscriversi al RUNTS esclusivamente tramite un notaio ai sensi dell’art. 22 del Codice. Nello studio si esaminano i requisiti di qualificazione dell’ente filantropico, soffermandosi su quegli elementi di specialità che differenziano gli enti filantropici dagli altri enti del terzo settore, nonché sulle ricadute in termini di statuto. Si presenta e discute, quindi, la disciplina particolare applicabile agli enti qualificatisi come filantropici. SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. L’“ente filantropico” come particolare qualifica del terzo settore. – 3. I requisiti di qualificazione dell’“ente filantropico”. – 3.1. Forma e personalità giuridica. – 3.2. L’attività di interesse generale. – 3.2.1. Natura ed oggetto dell’attività erogativa. – 3.2.2. L’erogazione di servizi di investimento. – 3.2.3. Il carattere gratuito dell’attività erogativa. – 3.2.4. Il sostegno di persone svantaggiate. – 3.2.5. Il sostegno di attività di interesse generale. – 3.2.6. La natura degli enti destinatari del sostegno. – 3.2.7. Le attività “diverse” degli enti filantropici. – 4. La disciplina applicabile. – 5. Conclusioni.

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GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE ASC APS ETS Delibera N. 3

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ATTUAZIONE DELL’ART. 29 CO. 2 D.LGS. 36/2021 – DELIBERAZIONE SULLE TIPOLOGIE DI SPESE E LE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO PER LE QUALI È AMMESSO IL RIMBORSO FORFETTARIO DEL VOLONTARIO SPORTIVO 

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FIWUK DELIBERA CONSIGLIO FEDERALE N. 52/24

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Identificazione delle tipologie di spese e delle attività di volontariato per le quali è ammessa la modalità di rimborso forfettario di cui al secondo comma dell’art. 29 del D.lgs. n. 36/2021 ss.mm.ii. 

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Consiglio Nazionale del Notariato - Studio n. 76-2024/I - La trasformazione da ente sportivo dilettantistico a società sportiva professionistica di Grazia Manuela Banna

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Si esamina la trasformazione degli enti sportivi dilettantistici in società sportive professionistiche, necessaria per la partecipazione ai campionati professionistici. Si analizza la trasformazione di associazioni dilettantistiche con e senza personalità giuridica e la trasformazione di società dilettantistiche, ricostruendo, per ciascuna ipotesi, adempimenti preliminari, quorum deliberativi, suddivisione del capitale, efficacia delle delibere ed eventuali obblighi di devoluzione del patrimonio. 

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La responsabilità nelle associazioni

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 103

PREMESSE   Pag. 4
CAP. 1 - LA RESPONSABILITÀ CIVILE DELL'ASSOCIAZIONE   Pag.  5

PAR. 1.1. - Premesse   Pag. 5
PAR. 1.2 – La responsabilità per gli enti del terzo settore: un regime ad hoc   Pag. 7
PAR. 1.3 – Acquisire la personalità giuridica: un valido strumento di tutela Pag. 9
PAR. 1.4 – La responsabilità extracontrattuale Pag. 17
PAR. 1.5 – La responsabilità per cose in custodia Pag. 26
PAR. 1.6 – La responsabilità dell’insegnante Pag. 28
PAR. 1.7 – La responsabilità indiretta dell’associazione   Pag. 32
PAR. 1.8 – Il danno da attività pericolosa   Pag. 37
PAR. 1.9 – Il danno da cose in custodia  Pag. 38
PAR. 1.10 – Il danno cagionato da animali Pag. 41
PAR. 1.11 – La responsabilità dell’organizzatore di eventi Pag.  42

CAP. 2 - LA RESPONSABILITÀ IN AMBITO SPORTIVO Pag.  45

PAR. 2.1 – Premesse   Pag. 45
PAR. 2.2 – La c.d. scriminante sportiva Pag. 46
PAR. 2.3 – Attività con minori e responsabilità dell’insegnante Pag.  50
PAR. 2.4 – La responsabilità indiretta del centro sportivo     Pag.  52
PAR. 2.5 – Quando lo sport è attività pericolosa Pag.  54
PAR. 2.6 – L’attività di equitazione Pag. 56
PAR. 2.7 – La responsabilità del gestore di impianto sportivo Pag.  58
PAR. 2.8 – La responsabilità dell’organizzatore di gare   Pag. 60
PAR. 2.9 – La responsabilità nell’organizzazione di competizioni su strada   Pag. 67
PAR. 2.10 – Tutela della salute dei praticanti e responsabilità Pag. 70

CAP. 3 – LA CRISI DI IMPRESA E L’INSOLVENZA Pag. 73

PAR. 3.1 – Le organizzazioni senza scopo di lucro possono fallire? Pag. 73
PAR. 3.2 – Cosa succede nelle associazioni dotate di personalità giuridica?   Pag. 74
PAR. 3.3 – La responsabilità nel Codice del terzo settore Pag.  75
PAR. 3.4 – Cosa si intende per struttura organizzativa? Pag.  76
PAR. 3.5 – La struttura organizzativa nelle organizzazioni senza scopo di lucro Pag. 78
PAR. 3.6 – Chi è responsabile della “struttura organizzativa”? Pag. 79

CAP. 4 – LA RESPONSABILITA’ DA ILLECITO TRIBUTARIO Pag. 80

PAR. 4.1 – Inquadramento Pag. 80
PAR. 4.2 – Le associazioni prive di personalità giuridica Pag. 81
PAR. 4.3 - Le associazioni dotate di personalità giuridica Pag. 87
PAR. 4.4 – La responsabilità successiva alla delibera di scioglimento dell’associazione Pag. 88

CAP. 5 – LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DERIVANTE DAL COMPIMENTO DI DETERMINATI REATI Pag. 89

PAR. 5.1 – Inquadramento Pag. 89
PAR. 5.2 – Le sanzioni   Pag. 92
PAR. 5.3 – Gli strumenti di tutela Pag. 94
PAR. 5.4 – In cosa consistono i modelli di organizzazione e gestione?   Pag. 95
PAR. 5.5 – Come redigere il modello di organizzazione, gestione e controllo? Pag. 96
PAR. 5.6 – Quali caratteristiche deve avere l’organismo di vigilanza? Pag.  99
PAR. 5.7 – Come dimostro che hanno eluso i meccanismi di controllo?   Pag.  101
PAR. 5.8 – Il modello 231 all’interno della riforma del terzo settore Pag.  102

NOTE BIBLIOGRAFICHE E GIURISPRUDENZIALI Pag. 103 

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Costituire una associazione di promozione sociale

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 Sommario

 

1. È la struttura organizzativa giusta?

2. Adottare atto costitutivo e statuto

3. Affiliarsi a una rete nazionale

4. Richiedere il codice fiscale

5. Registrare atto costitutivo e statuto all’Agenzia delle Entrate

6. Presentare istanza di iscrizione nel Registro unico nazionale del terzo settore

7. Gli adempimenti che conseguono all’iscrizione nel Registro unico nazionale del terzo settore

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Accedere al cinque per mille - Edizione 2023

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SOMMARIO

1. In cosa consiste il 5xmille

2. A cosa e a chi può essere destinato il 5xmille

3. Gli enti già accreditati

4. Gli enti che devono accreditarsi

4.1. Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il tramite dell'ufficio del registro unico nazionale del Terzo settore competente (RUNTS), se Ente del terzo settore.

4.2. Ministero dell'università e della ricerca, per gli enti della ricerca scientifica e dell’università.

4.3. Ministero della salute per gli enti della ricerca sanitaria.

4.4. Agenzia delle Entrate, con cui il CONI ha stipulato un accordo, per le associazioni sportive dilettantistiche.

4.5. Agenzia delle entrate nel caso delle ONLUS.

4.6. Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nel caso di attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali.

5. Il ravvedimento

6. Il riparto del contributo

7. Come si destina il 5xmille?

8. L’erogazione del contributo

9. La rendicontazione del contributo

9.1. La rendicontazione dei contributi erogati dal Ministero del Lavoro.

9.2. La rendicontazione dei contributi erogati alle ONLUS.

9.3. La rendicontazione dei contributi erogati dal Ministero dell’Università e della ricerca

9.4. La rendicontazione dei contributi erogati dal Ministero della salute per gli enti della ricerca sanitaria.

9.5. La rendicontazione dei contributi erogati alle associazioni sportive dilettantistiche.

9.6 La rendicontazione dei contributi erogati dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in relazione ad attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

10. I controlli

11. Le sanzioni

12. La pubblicazione dei contributi da parte delle amministrazioni eroganti

13. La contabilizzazione del contributo del cinque per mille.

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Organizzare attività di raccolta fondi

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 SOMMARIO

1. Quale definizione per “raccolta fondi”?

2. Come essere trasparenti nella raccolta fondi?

3. Focus sulle manifestazioni di sorte locale e sulla lotteria filantropica italiana

4. Come si rendiconta l’attività di raccolta fondi?

5. Qual è il trattamento fiscale degli introiti derivanti dalla raccolta fondi?

6. Quali sono le specificità per associazioni/società sportive dilettantistiche e proloco nell’attività di raccolta fondi?

7. La tutela della privacy dei donatori

8. Alcune questioni irrisolte

8.1. L’occasionalità nell’attività di raccolta fondi

8.2. Il rapporto tra attività di raccolta fondi e attività diverse

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Come sopravvivere al MODELLO EAS

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Il Modello EAS è stato introdotto dall’articolo 30 del Decreto-legge 29/11/2008 n.185 come strumento per agevolare l’attività di verifica fiscale diretta agli enti associativi, anche se l’obbligo è stato esteso alle società sportive dilettantistiche.

Per ricordare gli elementi caratterizzanti l’istituto qui di seguito trovate approfonditi i seguenti aspetti:

1)   chi è tenuto e chi è esonerato dalla trasmissione del Modello EAS? Disciplina attuale e disciplina futura;

2)   quali informazioni sono richieste dal Modello EAS?

3)   come si compila il Modello EAS semplificato?

4)   come si trasmette il Modello EAS?

5)   cosa succede se non lo presento?

6)   come posso ravvedermi? Quali effetti produce il ravvedimento?

7)   la scadenza del 31 marzo.


 

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GESTIRE IL 5XMILLE

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PREMESSE

PARTE PRIMA - LA DISCIPLINA COMUNE

PARTE SECONDA - LA DISCIPLINA DISTINTA A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI DESTINATIARIO.

I. IL 5xMILLE PER GLI ENTI DEL VOLONTARIATO.

II - IL 5xMILLE LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE.III - IL 5xMILLE PER GLI ENTI DELLA RICERCA SCIENTIFICA E UNIVERSITARIA.

IV - IL 5xMILLE PER GLI ENTI DELLA RICERCA SANITARIA

V - IL 5xMILLE PER GLI ENTI CHE SVOLGONO LE ATTIVITÀ DI TUTELA, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI

PARTE TERZA - COME SI ESERCITA L’OPZIONE DEL 5XMILLE

APPENDICE

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In associazione dobbiamo eleggere il nuovo Consiglio Direttivo: come dobbiamo procedere?

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Le presenti indicazioni sono dirette ad associazioni che accedono a benefici fiscali in qualità di enti non commerciali di tipo associativo o di Enti del Terzo Settore, atteso che alcuni vincoli ivi contemplati non riguardano necessariamente le altre realtà associative.

Ci soffermiamo in particolare sui seguenti aspetti:

1. chi può partecipare all’assemblea,

2. l’istituto della delega,

3. come convocare l’assemblea elettiva,

4. l’individuazione dei candidati e l’ammissibilità della candidatura,

5. come si deve svolgere l’assemblea,

6. gli adempimenti connessi all’elezione,

7. il passaggio di consegne.

 

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