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Continua la pubblicazione di FAQ da parte del Dipartimento per lo sport per fornire chiarimenti relativamente alle procedure di richiesta dei contributi da parte di ASD/SSD che gestiscono palestre (vedi Arsea Comunica n. 121 del 02/08/2022 e n. 123 del 04/08/2022).
A tutte le ASD/SSD interessate si consiglia una costante consultazione della pagina del Dipartimento per lo sport.
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Sul sito del
Dipartimento per lo sport sono state pubblicate le prime FAQ
(Risposte a domande ricorrenti) in relazione al nuovo contributo a fondo
perduto in favore delle ASD/SSD che gestiscono palestre e palazzetti del
ghiaccio. Analizziamo i primi chiarimenti forniti alla data del 4 agosto pur
nella consapevolezza che tali risposte sono in costante aggiornamento quindi se
ne consiglia una frequente consultazione + AGGIORNAMENTO FAQ del 5/8/2022
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Nella circolare viene illustrato il parere in materia del Consiglio Nazionale del terzo settore
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E’ stato pubblicato sul sito del Dipartimento per lo Sport il Dpcm 30/06/2022 che determina i criteri per l’assegnazione di 53 milioni di euro alle ASD/SSD che gestiscono palestre.
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Entro quando si conclude il percorso di trasmigrazione? Entro quando possiamo procedere alla modifica dello statuto con il quorum dell'assemblea ordinaria?
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Esenzione IVA, non assoggettamento ad IVA: quali differenze e quali vincoli?
La normativa relativa alle disposizioni in materia di imposte indirette
applicabili agli enti del terzo settore (di seguito ETS) è contenuta
nell’art. 82 del D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 (cosiddetto Codice del
terzo settore, di seguito CTS). (…)
Lo studio esamina la nuova disciplina dell’impresa sociale introdotta con il d.lgs. 3 luglio 2017, n. 112 e successivamente integrata dal d.lgs. 20 luglio 2018, n. 95. Dopo aver approfondito la questione, rilevante sul piano operativo, degli adeguamenti statutari e del termine per procedervi, viene approfondito il tema della nozione di impresa sociale e dell’applicabilità, nei limiti della compatibilità, delle norme del Codice del Terzo settore. Si passa, quindi, alla disamina degli elementi che caratterizzano la disciplina dell’impresa sociale, quali lo svolgimento di attività di impresa di interesse generale, l’assenza dello scopo di lucro, la denominazione, le cariche sociali, gli organi di controllo interno, i procedimenti di ammissione ed esclusione, la disciplina della struttura proprietaria e dei gruppi, le scritture contabili, il coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle attività. (…)
SOMMARIO: 1. Le dimensioni del fenomeno. – 2. Il significato di essere impresa sociale di diritto. – 3. La gerarchia delle fonti normative. – 4. Le attività esercitabili e i soggetti svantaggiati. – 5. Gli scopi. – 5.1. Le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. – 5.2. Lo scopo mutualistico. – 5.3. L’assenza dello scopo di lucro. – 6. La denominazione sociale e l’iscrizione in registri pubblici. – 7. La struttura organizzativa. – 8. La vigilanza. – 9. Le cooperative sociali di fronte al mercato dei capitali di rischio.
La costituzione di patrimoni destinati è prevista, nel Codice del Terzo settore (d.lgs. 117/2017) dall’art. 10 e dall’art. 4, comma 3. La prima ipotesi, in cui vi è un richiamo espresso agli artt. 2447-bis e ss., c.c., si riferisce alla costituzione da parte di ETS dotati di personalità giuridica ed iscritti nel registro delle imprese. Previsione che, sul piano soggettivo, da un lato vale ad escludere le associazioni non riconosciute, le fondazioni in attesa di riconoscimento e le società di tipo diverso da quello capitalistico o cooperativo, in quanto difetta la personalità giuridica; ma, dall’altro lato, comporta un ampliamento della pletora dei soggetti che vi possono ricorrere, potendovi rientrare non solo le s.p.a., ma anche le s.r.l., le cooperative e tutti quegli enti che, dotati di personalità giuridica, esercitino la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale. (…)
Sommario: 1. La trasformazione degli enti senza scopo di lucro; 2. Le relazioni; 3. Le delibere; 3.1. Associazioni riconosciute; 3.2. Fondazioni; 3.3 Precisazioni; 4. L’attribuzione delle “partecipazioni”; 5. La pubblicità e l’opposizione.
Sommario: 1. Il nuovo art. 42-bis c.c. nel quadro della riforma del Terzo settore – 2. Riferibilità del nuovo art. 42-bis c.c. alle sole operazioni poste in essere all’interno degli schemi causali propri degli enti del Primo Libro – 3. Applicabilità del nuovo art. 42-bis c.c. anche agli enti del Primo Libro non del Terzo settore – 4. I limiti alla possibilità per gli enti del Primo Libro di operare fusioni o scissioni: cenni e rinvio – 5. Il principio dell’applicabilità alla fusione ed alla scissione delle norme in materia societaria e le sue implicazioni sull’ammissibilità dell’operazione e sul suo iter procedurale – 6. La pubblicità degli atti del procedimento – 6.1. Il principio dell’applicazione delle regole di pubblicità proprie del tipo organizzativo coinvolto nell’operazione – 6.2. La pubblicità degli atti del procedimento sul sito internet dell’ente – 6.3. Gli adempimenti di cui all’art. 2501-ter c.c. – 6.4. Gli adempimenti di cui all’art. 2501-septies c.c. – 7. La disciplina della fusione a seguito di acquisizione con indebitamento – 8. La situazione patrimoniale (…)
INTRODUZIONE
PARTE PRIMA - FORME DI IMPEGNO
Cap.1 - Il "lavoro gratuito".
Par.1 - La qualificazione della collaborazione gratuita.
Par.2 - Il rimborso delle spese sostenute
Cap.2 - Il servizio civile
Par.1 - La definizione di "servizio civile".
Par.2 - I soggetti che possono attivarlo.
Par.3 - Come diventare operatori in servizio civile.
Par.4 - Il servizio civile regionale.
Cap.3 - Stage e tirocini.
Par.1 - Gli stage o tirocini "tipici".
Par.2 - Gli stage o tirocini "atipici".
Cap.4 - Gli emolumenti in ambito sportivo
Par.1 - Premesse.
Par.2 - Chi può erogare compensi sportivi.
Par.3 - Cosa sono i compensi sportivi.
Par.4 - Il trattamento fiscale.
Par.5 - Il regime previdenziale e assicurativo.
Par.6 - Gli adempimenti a carico del sodalizio
Par.7 - Gli adempimenti a carico del percettore.
Par.8 - Le collaborazioni amministrativo gestionali.
Par.9 - Aspetti previdenziali ed assicurativi delle collaborazioni amministrativo-gestionali.
Par.10 - Adempimenti conseguenti all'instaurazione di collaborazioni amministrativo - gestionali.
Cap. 5 - Gli emolumenti in ambito musicale.
Par.1 - Premesse
Par.2 - Cosa si intende per cori, bande musicali e filodrammatiche e chi può percepire questi rimborsi forfettari.
Par.3 - I chiarimenti dell'ENPALS.
Cap.6 - Dipendenti pubblici in prestito: una opportunità a tempo determinato.
Par.1 - Premesse
Par.2 - Quanto resta aperta la finestra ed entro quando è possibile presentare la richiesta.
Par.3 - Quali dipendenti pubblici possono accedere.
Par.4 - Quale tipo di impegno è richiesto al lavoratore.
Par.5 - In quali organizzazioni è possibile svolgere l'attività di volontariato.
Par.6 - Una facoltà dell'Amministrazione, non un diritto del lavoratore.
Par.7 - Cosa succede quando si va veramente in pensione.
PARTE SECONDA - LE COLLABORAZIONI DI NATURA AUTONOMA.
Cap.1 - La prestazione del titolare di partita IVA.
Par.1 - Gli adempimenti a carico del professionista.
Par.2 - Gli adempimenti a carico del sodalizio.
Cap.2 - La collaborazione occasionale pura.
Par.1 - Qualificazione del rapporto.
Par.2 - Trattamento fiscale del compenso erogato.
Par.3 - Aspetti previdenziali ed assicurativi.
Par.4 - Adempimenti a carico del committente.
Cap.3 - La collaborazione occasionale coordinata.
Par.1 - Qualificazione del rapporto.
Par.2 - Trattamento fiscale del compenso erogato.
Par.3 - Aspetti previdenziali ed assicurativi
Par.4 - Adempimenti a carico del committente.
Cap.4 - La collaborazione occasionale accessoria.
Par.1 - Qualificazione dei rapporti.
Par.2 - Prestazioni riconducibili alle collaborazioni occasionali di tipo accessorio.
Par.3 - Gli adempimenti a carico del collaboratore.
Par.4 - Gli adempimenti a carico del committente.
Par.5 - La quantificazione del compenso.
Par.6 - La tutela assicurativa.
Cap 5 - La collaborazione coordinata e continuativa a progetto.
Par.1 - Qualificazione del rapporto di collaborazione a progetto
Par.2 - Definizione degli accordi contrattuali.
Par.3 - Effetti dell'omessa individuazione di uno specifico progetto, programma di lavoro o fase di esso in sede di affidamento dell'incarico.
Par.4 - Collaborazione a progetto e previsione di un un orario di lavoro.
Par.5 - Quantificazione del compenso.
Par.6 - Estinzione del rapporto.
Par.7 - Corresponsione del compenso all'associato e relativo trattamento fiscale
Par.8 - Aspetti previdenziali e assicurativi.
Par.9 - Adempimenti a carico del committente
Cap.6 - Le collaborazioni coordinate e continuative.
Cap.7 - Le indennità di carica.
Cap. 8 - Il contratto di associazione in partecipazione.
Par.1 - Qualificazione del rapporto.
Par.2 - Instaurazione del rapporto
Par.3 - Adempimenti a carico del sodalizio.
Par.4 - Corresponsione del compenso all'associato e relativo trattamento fiscale.
Par.5 - Aspetti previdenziali ed assicurativi
APPENDICE
MODELLI
NOTE
Il Modello EAS è stato introdotto dall’articolo 30 del Decreto-legge 29/11/2008 n.185 come strumento per agevolare l’attività di verifica fiscale diretta agli enti associativi, anche se l’obbligo è stato esteso alle società sportive dilettantistiche.
Per ricordare gli elementi caratterizzanti l’istituto qui di seguito trovate approfonditi i seguenti aspetti:
1) chi è tenuto e chi è esonerato dalla trasmissione del Modello EAS? Disciplina attuale e disciplina futura;
2) quali informazioni sono richieste dal Modello EAS?
3) come si compila il Modello EAS semplificato?
4) come si trasmette il Modello EAS?
5) cosa succede se non lo presento?
6) come posso ravvedermi? Quali effetti produce il ravvedimento?
7) la scadenza del 31 marzo.
INDICE:
1. il contesto ed il quadro normativo
2. quando riprendere le attività e nel rispetto di quali regole?
3. come riprendere le attività in sicurezza?
- premesse
- linee guida e protocolli
- la valutazione del rischio e la definizione delle misure di sicurezza
4. profili di responsabilità:
- cosa verificano gli organi competenti in materia di controlli?
- quali strumenti adottare per tutelarsi?
- quale relazione c’è tra sicurezza nei luoghi di lavoro e le misure di sicurezza COVID?
- se qualcuno si infetta il legale rappresentante ne risponde civilmente e penalmente?
- il trattamento dei dati e profili di privacy.
Allegati
Schede sintetiche dei protocolli di maggiore interesse
Il documento sintetizza i presupposti di legge e le indicazioni di Sport e Salute per supportare i collaboratori sportivi nella presentazione dell'istanza per l'indennità
PREMESSE
PARTE PRIMA - LA DISCIPLINA COMUNE
PARTE SECONDA - LA DISCIPLINA DISTINTA A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI DESTINATIARIO.
I. IL 5xMILLE PER GLI ENTI DEL VOLONTARIATO.
II - IL 5xMILLE LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE
DILETTANTISTICHE.III - IL 5xMILLE PER GLI ENTI DELLA RICERCA SCIENTIFICA E
UNIVERSITARIA.
IV - IL 5xMILLE PER GLI ENTI DELLA RICERCA SANITARIA
V - IL 5xMILLE PER GLI ENTI CHE SVOLGONO LE ATTIVITÀ DI TUTELA, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEI
BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
PARTE TERZA - COME SI ESERCITA L’OPZIONE DEL 5XMILLE
APPENDICE
Le presenti indicazioni sono dirette ad associazioni che accedono a benefici fiscali in qualità di enti non commerciali di tipo associativo o di Enti del Terzo Settore, atteso che alcuni vincoli ivi contemplati non riguardano necessariamente le altre realtà associative.
Ci soffermiamo in particolare sui seguenti aspetti:
1. chi può partecipare all’assemblea,
2. l’istituto della delega,
3. come convocare l’assemblea elettiva,
4. l’individuazione dei candidati e l’ammissibilità della candidatura,
5. come si deve svolgere l’assemblea,
6. gli adempimenti connessi all’elezione,
7. il passaggio di consegne.
Anche le associazioni ed i circoli sono chiamati a predisporre le CU2020 per i lavoratori retribuiti nel corso del 2019.
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Reggio Emilia - Sede decentrata
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