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Attività fisica adattata e credito di imposta: cosa deve fare l’organizzazione sportiva e cosa il contribuente?

In primo luogo, è necessario evidenziare che per "attività Fisica Adattata (AFA)" si intendono i

"programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l'integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le «palestre della salute», al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione".

Cosa deve fare l’organizzazione sportiva?

Deve in primo luogo verificare che sussistano queste caratteristiche per poter affermare la sussistenza del credito di imposta istituito dall'art. 1, comma 737, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ai sensi del quale «Ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, ai contribuenti è riconosciuto, nel limite massimo complessivo di 1,5 milioni di euro per l'anno 2022, un credito d'imposta per le spese documentate sostenute per fruire di attività fisica adattata».

Il provvedimento attuativo (Decreto del Ministero delle finanze 5/5/2022) nulla dice in merito alla documentazione contabile da rilasciare e alle modalità di pagamento ma si ritiene che:

1) il pagamento debba avvenire con modalità tracciabile per un principio generale che connota i costi detraibili/deducibili;

2) nella ricevuta debba essere menzionata la natura di attività fisica adattata sulla base della definizione sopra riportata.

 

Cosa deve fare il contribuente?

La richiesta del credito d’imposta per spese sostenute per attività fisica adattata può essere inviata dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario, attraverso il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia. Il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute. L’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.

Con provvedimento n. 382131/2022 dell’11 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di domanda e le relative istruzioni.

 

Arsea Comunica n. 139 del 12/10/2022

 

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