Aumentano le Regioni che consentono lo svolgimento di sport di contatto.
L’articolo 1 comma 1, lett. g) del DPCM 11/06/2020 aveva previsto che “a decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che, d'intesa con il Ministero della Salute e dell'Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui alla lettera f) per quanto compatibili”.
Sono così intervenute progressivamente diverse Regioni per deliberare in merito.
È il caso per esempio della Toscana (Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 70 del 2/7/2020) che garantisce la “ripresa dello svolgimento degli sport di contatto, nel rispetto delle prescrizioni contenute nelle linee guida regionali di cui all’allegato 2” ai sensi delle quali l’attività è possibile se viene garantito il “mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica”, così come della Lombardia (ordinanza n. 579 del 10/7/2020) che prevede nello svolgimento dell’attività sportiva il “mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline”.
Da sabato scorso è stata aperta questa possibilità anche in Emilia – Romagna (Ordinanza n. 148 del 17/07/2020) e Piemonte (decreto n. 82 del 17/7/2020).
I provvedimenti sono legati al periodo emergenziale ad oggi previsto fino al 31 luglio.
La specificità dell’Emilia-Romagna.
La Regione ha deciso di aprire allo sport di contatto considerata l’attuale capacità delle strutture del servizio sanitario di affrontare la cura di pazienti affetti da COVID-19 e l’efficacia dei protocolli adottati dagli Organismi sportivi al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del COVID tra atleti, tecnici, dirigenti e tutti gli accompagnatori che partecipano alle attività organizzate. È necessario pertanto verificare se l’Organismo affiliante sia intervenuto in merito nel proprio protocollo o se abbia provveduto al relativo aggiornamento a seguito dell’emanazione dei provvedimenti regionali.
L’ordinanza consiglia agli organizzatori di effettuare il test sierologico agli sportivi tesserati entro 72 ore dall’evento sportivo: l’obiettivo è quindi quello di collaborare al tracciamento del COVID ma non ha scopo preventivo. Se l’esito del sierologico è positivo è necessario comunicarlo al dipartimento di sanità pubblica competente territorialmente per l’esecuzione del tampone ed invitare lo sportivo a mantenere l’isolamento fino al risultato del tampone.
Le società sportive sono tenute a mettere a conoscenza gli iscritti dei contenuti dei protocolli emanati da Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva e quanti gestiscono impianti sportivi che ospitano sport di contatto sono tenuti ad affiggere idonea cartellonistica che riporti i seguenti contenuti:
L’ATTIVITA’ SPORTIVA PUÒ RAPPRESENTARE UN RISCHIO AUMENTATO DI DIFFUSIONE E CONTAGIO PER IL VIRUS CHE CAUSA COVID-19
La sicurezza dipende dal tuo senso di responsabilità.
• Non accedere all’attività sportiva se nei tre giorni precedenti hai presentato sintomi come febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto. Misurati la temperatura prima di accedere alla sede e se è superiore a 37.5° C rimani a casa.
• Ti ricordiamo che le persone sottoposte a isolamento fiduciario e quarantena hanno l’obbligo di rimanere a casa.
• Attieniti ad una corretta prassi igienica individuale (frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti; starnutire/tossire evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; non condividere borracce, bottiglie, bicchieri).
• Mantieni la distanza interpersonale minima di almeno 1 metro ed indossa la mascherina in tutte le aree dell’impianto diverse da quella in cui si tiene l’attività sportiva.
• Attieniti ai protocolli sviluppati dalle federazioni nazionali della tua disciplina sportiva e reperibili al link https://www.coni.it/it/speciale-covid-19.
• L’attività è permessa solo nel rispetto dei protocolli.
Arsea Comunica n. 112 del 14/07/2020
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