Su questo tema si è espresso il Garante privacy (provvedimento del 24/10/2018) interpellato da alcuni Enti del Terzo settore (di seguito “ETS”). Come evidenziato dagli ETS, ricontattare i donatori è necessario per poter loro rendicontare gli esiti della campagna di raccolta fondi a cui hanno aderito e renderli edotti delle nuove eventuali iniziative benefiche promosse (c.d. fidelizzazione).
Il Garante evidenzia che nel caso di specie si configura una contitolarità di dati tra operatori telefonici che aderiscono al progetto di raccolta fondi ed Enti beneficiari delle donazioni, il che implica la necessità di determinare, mediante un accordo interno, le rispettive responsabilità in merito all’osservanza degli obblighi derivanti dal Regolamento, con particolare riguardo all’esercizio dei diritti dell’interessato (art. 26, par. 1 del “GDPR”).
Con riferimento alla finalità di “rendicontazione”, il presupposto di legittimità del relativo trattamento potrebbe essere individuato nel “legittimo interesse del titolare” (art. 6, par. 1, lett. f) del “GDPR”). La rendicontazione individuale al donatore, infatti, pur non oggetto di specifico obbligo di legge, appare al Garante in linea con lo spirito della recente Riforma del terzo settore volta a promuovere gli strumenti di rendicontazione economica e sociale degli ETS in quanto utili sia a garantire la più ampia trasparenza e conoscibilità delle attività svolte dagli enti medesimi, sia a rendere possibile una valutazione “del [loro] impatto sociale” sulla comunità di riferimento (v. art. 6, comma 2 e comma 3 della legge 106/2016).
Con riferimento alla finalità di “fidelizzazione”, invece, il presupposto di legittimità del trattamento appare individuabile esclusivamente nel consenso dell’interessato raccolto da parte degli Operatori telefonici nel corso dell’operazione di donazione via sms/chiamata da rete fissa; ciò sulla base delle considerazioni che seguono:
Ma come acquisire il consenso al trattamento dei dati?
Ciò può legittimamente avvenire nelle forme (tramite sms; mediante digitazione di un tasto) proposte dagli Operatori telefonici.
E come fornire l’informativa?
Questa dovrà chiarire, già nella forma sintetica,
· il ruolo di contitolarità dei diversi attori
· le differenti finalità di trattamento sopra individuate (nonché le relative basi giuridiche);
· l’indicazione che il consenso è prestato per la precipua finalità di “fidelizzazione” del donatore nei termini ed entro i limiti sopra individuati.
Arsea Comunica n. 87 del 17/11/2018
Lo staff di Arsea
Siete interessati ad avere maggiori informazioni sui nostri servizi?
Non esitate a contattarci.
I nostri uffici sono presenti a:
Bologna - Sede legale ed operativa
Via S. Maria Maggiore n.1
40121 Bologna
Tel. 051/238958
Fax 051/225203
Si accede anche da Via Riva di Reno n.75/3, terzo piano, ingresso UISP Comitato Regionale Emilia Romagna
Reggio Emilia - Sede decentrata
c/o UISP Comitato Reggio Emilia
Via Tamburini n.5
42100 Reggio Emilia (RE)
Tel. 0522/267207
Fax: 0522/332782
Si riceve su appuntamento.
Resta aggiornato sulle nostre novità
© 2016 Arsea s.r.l - via S.Maria Maggiore, 1 - 40121 Bologna - P.IVA 02223121209