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Sport tra defibrillatori e certificazione medica: i chiarimenti del Ministero della Salute.

Il Ministero, con la Circolare del primo febbraio 2018, ha offerto alcuni chiarimenti in merito alla obbligatorietà dell’attività di retraining per il personale formato all’utilizzo del defibrillatore, la gerarchia tra le certificazioni mediche e la formazione al primo soccorso sportivo.

Sul primo fronte, il Ministero ha evidenziato che il c.d. Decreto Balduzzi (DM 24/4/2013) è chiaro sulla sussistenza dell’obbligo di aggiornamento da effettuare ogni due anni.

Il dubbio era nato perché nell’Accordo Stato-Regioni del 30 luglio 2015 si parlava genericamente di pianificazione di un retraining periodico per le manovre di rianimazione cardio polmonare, mentre l’autorizzazione all’uso del DAE  veniva indicata come di durata illimitata.

Sul fronte della certificazione medica, era stata richiesta la possibilità di utilizzare un certificato medico per attività agonistica anche nel caso di svolgimento di attività non agonistica.

Ovviamente il Ministero non ha potuto che affermare tale possibilità, atteso che “il protocollo relativo agli esami clinici da effettuare per il rilascio delle certificazioni per lo svolgimento di tutte le attività sportive agonistiche è almeno pari o superiore a quello per il rilascio di certificazioni per lo svolgimento delle attività sportive non agonistiche”.

Conclude il Ministero raccomandando la formazione al primo soccorso sportivo, necessità avvertita anche in relazione ai rischi specifici di ogni tipologia di attività sportiva, atteso che tali rischi non sono solo quelli cardiovascolari, ma coinvolgono tutti gli apparati, come ad esempio l’apparato neurologico, gli organi interni e l’apparato osteoarticolare.

Si ricorda che è sempre il c.d. Decreto Balduzzi a prevedere la formazione al primo soccorso sportivo. In particolare l’articolo 5 prevede che “7.  Ferme restando le disposizioni di cui al decreto ministeriale 18 marzo 2011 "Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni", le Linee guida (Allegato E) stabiliscono le modalità di gestione dei defibrillatori semiautomatici da parte delle società sportive professionistiche e dilettantistiche. Il CONI, nell'ambito della propria autonomia, adotta protocolli di Pronto soccorso sportivo defibrillato (PSSD), della Federazione Medico Sportiva Italiana, nel rispetto delle disposizioni del citato decreto ministeriale 18 marzo 2011.”

 

Arsea Comunica n.15 del 20/02/2018 

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