Il Consiglio nazionale dell’ordine dei commercialisti ha elaborato un fac-simile di relazione dell’organo di controllo degli enti del terzo settore. La bozza di relazione è indirizzata a un’assemblea di un ente retto in forma associativa: laddove si tratti di una fondazione dotata di organo assembleare con funzioni equivalenti, occorrerà adattare la stessa in funzione delle disposizioni statutarie esistenti. Stesse considerazioni valgono con riferimento all’applicazione delle disposizioni del Codice del Terzo settore in cui è prevista una interlocuzione o interazione tra organo di controllo e organo di amministrazione.
Nella relazione vengono fornite dettagliate informazioni legate sia al bilancio che alle attività di verifica espletate dall’organo di controllo. Si rinvia all’esame della bozza di verbale per un esame esaustivo limitandoci qui ad evidenziare alcuni aspetti.
a) il bilancio
Si ricorda che l’organo di controllo non svolge una attività di revisione legale a meno che non si configurino i presupposti di cui all’art. 31 del CTS e l’organo sia in possesso dei requisiti professionali richiesti. Ne consegue che l’organo di controllo “svolge sul bilancio un controllo sintetico complessivo volto a verificare che il bilancio sia stato correttamente redatto alla luce di quanto previsto dalla Norma 3.8. delle Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore. L’attività svolta non si è quindi sostanziata in una revisione legale dei conti”. L’Organo di controllo verifica che lo schema di bilancio sia conforme a quello ministeriale, anche alla luce di quanto indicato dall’OIC 35.
Nella presentazione del bilancio, l’organo di controllo dichiara se concorda con la proposta di destinazione dell’avanzo, con indicazione degli eventuali vincoli attribuiti all’utilizzo parziale o integrale dello stesso, o di copertura del disavanzo formulata dall’organo di amministrazione.
Ovviamente l’organo di controllo potrebbe rilevare osservazioni e proposte in ordine all’approvazione del bilancio nel caso di errori ritenuti significativi ma non pervasivi (es: chiediamo in particolare sia valutata l’opportunità di richiedere all’organo di amministrazione la correzione degli errori oggetto dei rilievi, prima di approvare il bilancio d’esercizio chiuso il __/__/___ così come redatto dall’organo di amministrazione) fino a proporre all’assemblea degli associati la non approvazione del bilancio.
b) l’attività di vigilanza
L’organo di controllo è chiamato a svolgere le seguenti funzioni di vigilanza:
1) abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi, del sistema amministrativo e contabile, e sul loro concreto funzionamento;
2) abbiamo monitorato, tenendo in considerazione le pertinenti indicazioni ministeriali, l’osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, con particolare riguardo alle disposizioni di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore, inerente all’obbligo di svolgimento in via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale, all’art. 6, inerente al rispetto dei limiti di svolgimento di eventuali attività diverse, all’art. 7, inerente alla raccolta fondi, e all’ art. 8, inerente alla destinazione del patrimonio e all’assenza (diretta e indiretta) di scopo lucro. Per quanto concerne il monitoraggio degli aspetti sopra indicati e delle relative disposizioni, si riferiscono di seguito le risultanze dell’attività svolta …;
3) abbiamo vigilato sull’osservanza delle disposizioni recate dal d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231;
4) abbiamo partecipato alle assemblee degli associati e alle riunioni dell’organo di amministrazione e, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilievi particolari da segnalare. Qui si dà riscontro dello scambio di documenti e confronti con gli altri organi dell’ente del terzo settore (organo di amministrazione, organo di revisione dei conti, organo di vigilanza) e con chi ha curato l’operatività dell’amministrazione dell’ente;
5) non sono pervenute denunzie dagli associati ex art. 29, co. 2, del Codice del Terzo Settore o sono pervenute denunce ….
Dall’attività di vigilanza emerge in particolare che:
1) l’ente persegue in via esclusiva / principale, in linea con quanto previsto all’art. 5 del Codice del Terzo Settore e nello statuto, la/le attività di interesse generale costituita/e da _______ (descrivere);
2) l’ente effettua (eventualmente) attività diverse previste dall’art. 6 del Codice del Terzo Settore in base a quanto disposto dalle disposizioni statutarie e rispettando i criteri e limiti previsti dal DM 19.5.2021, n. 107, come dimostrato nella Relazione di missione [oppure: in calce al rendiconto per cassa];
3) l’ente ha posto in essere attività di raccolta fondi secondo le modalità e i limiti previsti dall’art.7 del Codice del Terzo Settore e dalle relative linee guida approvate dal DM 9.6.2022; ha inoltre correttamente rendicontato i proventi e i costi [oppure: le entrate e le uscite] di tali attività nella Relazione di missione [oppure: con separato rendiconto; oppure: in calce al rendiconto per cassa] e riportando nella stessa [oppure: allegandovi; allegando al rendiconto per cassa) la rendicontazione di ciascuna raccolta fondi occasionale eseguita nell’esercizio predisposta in base alle menzionate linee guida;
4) l’ente ha rispettato il divieto di distribuzione diretta o indiretta di avanzi e del patrimonio; a questo proposito, ai sensi dell’art. 14 del Codice del Terzo Settore, ha adempiuto agli obblighi di pubblicazione degli emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati;
5) eventuale, per gli enti dotati di personalità giuridica ai fini del mantenimento della stessa: il patrimonio netto risultante dal bilancio di esercizio è superiore al limite minimo previsto dall’art. 22 del Codice del Terzo Settore e dallo statuto.
Arsea Comunica n. 56 del 30/4/2025
Francesca Colecchia
Siete interessati ad avere maggiori informazioni sui nostri servizi?
Non esitate a contattarci.
I nostri uffici sono presenti a:
Bologna - Sede legale ed operativa
Via S. Maria Maggiore n.1
40121 Bologna
Tel. 051/238958
Fax 051/225203
Si accede anche da Via Riva di Reno n.75/3, terzo piano, ingresso UISP Comitato Regionale Emilia Romagna
Reggio Emilia - Sede decentrata
V.le Timavo, 95
42123 Reggio Emilia (RE)
Tel. 0522/431593
Fax: 0522/332782
Modena - Sede decentrata
Viale IV Novembre, 40h
41123 Modena (MO)
Tel. 059/348811
Si riceve su appuntamento.
Resta aggiornato sulle nostre novità
© 2016 Arsea s.r.l - via S.Maria Maggiore, 1 - 40121 Bologna - P.IVA 02223121209